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sabato 13 ottobre 2012

FONDAMENTI FRANCESCANI DELLA MARIOLOGIA DI P. KOLBE - p. Stefano Cecchin OFM


Tantissimo materiale mariologico nelle fonti kolbiane.

L'espressione "Dignare me laudare te Virgo Sacrata, da mihi virtutem contra hostes tuos" è antichissima. Si trova già in S. Efrem, e pare fosse usata pure da S. Domenico.

A noi francescani è molto cara perché è una preghiera che Scoto ha fatto prima della celeberrima disputa sull'Immacolata.

L'Immacolata è una prerogativa dei francescani o no?

Per De Fiores, no. Addirittura egli insinua il dubbio che alcuni francescani non siano stati favorevoli all'Immacolata.

Secondo una tesi pubblicata a Parigi da una teologa, che Scoto sia stato il difensore dell'Immacolata Concezione è una leggenda inventata dai frati minori nel '400.

In realtà Scoto lo era, e ci sono testimonianze di almeno 20 discepoli del Sottile favorevoli all'Immacolata e che portano la testimonianza che Scoto era favorevole all'Immacolata.

Questi tizi qua, in pratica, ci tengono a mostrare (con le buone e le cattive) che i Francescani inizialmente erano contrari all'Immacolata.

La cosa sicura è che c'era abbastanza contrarietà tra i Cappuccini. Questi, infatti, si appoggiavano molto su S. Bonaventura e S. Tommaso, che negavano l'Immacolata. Caso curioso: per via di questa loro originalità, i Cappuccini portavano alla cinta il Rosario, non la Corona Francescana...

Tra i Cappuccini fa eccezione S. Lorenzo da Brindisi, che è invece un grande difensore dell'Immacolata pur non essendo uno scotista secco.

Fino al 1500 e qualcosa c'è una certa libertà tra i francescani circa la dottrina sull'Immacolata. Da quel periodo in avanti, invece, i vari Capitoli Generali cominciano ad imporre una certa unanimità immacolatista.

Interessante il fatto che gli studi sull'Immacolata concezione in ambito francescano si basano sullo sviluppo dell'idea della Vergine Poverella, cioè così povera di sé da ricevere tutto da Dio, a partire dalla grazia singolare dell'Immacolatezza.

S. Antonio usa parecchio quest'idea della Vergine Poverella.

Spesso nella storia del dogma dell'Immacolata si confonde tra la festa della natività della Vergine e quella della Concezione. S. Bonaventura ordina che nell'Ordine si celebri la festa della natività.

Questo perché tutti gli autori sono d'accordo (anche s. Bonaventura) nel ritenere che la Vergine sia nata santa, che sia stata santificata in utero. Il problema è quando è avvenuta questa santificazione.

La più antica prova francescana dell'Immacolata Concezione è il Breviario Benedettino Francescano di Perugia, composta intorno al 1450, in cui si parla chiaramente di "Immacolata Concezione".

S. Massimiliano cita parecchie delle fonti francescane sull'Immacolata, ma (certamente non per colpa sua) contiene parecchi errori storici.

Giovanni Paolo II ha risolto molti problemi della mariologia seguendo la linea francescana. Giovanni Paolo II è molto francescano quanto a Mariologia.

Manfred Hauke in un suo libro sostiene, con altri, che l'Immacolata proclamata da Pio IX non è quella di Scoto. Ma sbaglia...

In realtà è lo stesso Pio IX a mostrare con i fatti come lo sviluppo della dottrina sull'Immacolata è dovuto al merito dei francescani.

Maria SS.ma è importante per S. Francesco?

Molti, oggi, dicono di no.

Eppure S. Francesco ha composto una bellissima preghiera alla Vergine, che recitava 14 volte al giorno...

Massimiliano Kolbe ci dice che noi siamo il frutto, l'evoluzione di un percorso cominciato con s. Francesco.

S. Francesco conosceva l'Immacolata? Non in questi termini, ma in lui c'è tutto lo sviluppo che è venuto dopo.

Cos'è la tradizione francescana? Essere fedeli alle due o tre parole del fondatore? O riprendere quelle parole e portarle avanti'

Francesco d'Assisi è colui che ha iniziato la via della Bellezza, che ha trovato il suo apice in Scoto con la via della Verità. Ma l'apice si trova in s. Massimiliano con la via della Carità...

Scoto è chiamato il teologo di s. Francesco. Ma tutto diventa pratico.

Un grande teologo, un grande biblista, è Satana: conosce bene tutto, ma gli manca l'anima, gli manca il cuore...

Kolbe da chi ha preso? Nella biblioteca di Niepokalanow c'erano gli Scritti di S. Francesco; S. Bonaventura; Scoto; Balic; Augusto Nicolas;

Non possiamo trovare "Immacolata Concezione" in autori precedenti a Scoto. L'Immacolata Concezione come la intendiamo noi oggi c'è prima di lui, ma è oscura, non è chiara.

Anche Dante Alighieri, Terziario Francescano, chiama la Vergine "Sposa dello Spirito Santo" nel "Purgatorio".
Non ci sono studi antichi che leghino il concetto di Sposa dello Spirito Santo a S. Francesco. P. Kolbe da chi prende allora questo titolo? Secondo P. Cecchin P. Kolbe lo trova negli scritti del Serafico e lo perfeziona.

Certo, S. Max si trovava a casa negli scritti di Monfort, ma è un francescano.

Da considerare inoltre che S. Massimiliano si fa influenzare dagli autori orientali, anche se non sono espliciti come lui.

La Scuola Francescana non è una Scuola di Filosofi, ma di innamorati. E gli innamorati, alle volte, straparlano...

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